C'era una volta, come ogni volta, e anche stavolta si apre una porta.
Ecco che appare un insettino, piccolo, nero e molto carino.
Non era speciale, nè fenomenale, ma aveva un'amica particolare.
Era la Luna enorme e un pò tonda, che ogni sera tornava gioconda,
che per giocare col suo amichetto, mandava un raggio al suo cospetto,
e l'insettino, un pò timidino, saliva veloce per starle vicino.
Giocare, saltare, girare e cantare eran le cose che amavano fare,
e quando Nerino, il suo insettino, voleva la mamma per fare la nanna,
si davano un bacio ed anche un abbraccio che davano sempre tanto coraggio.
Un giorno Nerino guardò il suo pancino, che ancora brillava di un luccichino,
e capì che la Luna gli aveva donato per sempre il suo raggio più illuminato.
E da allora ogni sera, a primavera,
Lucino vedeva il suo bel pancino,
splendere, brillare, sbrilluccicare,
come solo la Luna sapeva fare.
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